Ora legale effetti

L’ora legale e i suoi effetti sulla salute: realtà o falso mito?

Nella notte tra sabato 25 e domenica 26 marzo metteremo le lancette dell’orologio un’ora avanti perché entra in vigore l’ora legale, che sancisce, in qualche modo, l’inizio della primavera: giornate più lunghe, più ore di luce. Tuttavia, comporta anche un’ora in meno di sonno, preziosissimo, motivo per cui, da sempre, questo momento di passaggio è accompagnato da un dibattito in cui ci si chiede se l’ora legale abbia effetti per la salute e l’umore.

Per sfruttare al meglio la luce e per motivi di risparmio energetico, l’ora legale fu definitivamente adottata, dopo varie prove, con un calendario comune in tutta Europa a partire dal 1996. L’effetto positivo per il buonumore portato da più ore di luce si scontra spesso con disturbi del sonno tipici del cambio stagione, quasi un effetto jet-lag, che colpisce diverse persone. Tuttavia, molti esperti rassicurano sostenendo che tali difficoltà si risolvono nel giro di qualche giorno, abituandosi al nuovo ritmo e che l’ora legale abbia effetti passeggeri. Proviamo ad approfondire questi aspetti.

Vantaggi e svantaggi dell’ora legale

Vantaggi ora legale

Se è vero che passiamo circa un terzo della nostra vita dormendo, è facile capire come mai un cattivo riposo o una buona dormita influiscano sul nostro benessere psicofisico e abbiano conseguenze, positive o negative, anche sulla vita sociale e lavorativa delle persone. Tuttavia, anche il meteo, in particolare le ore di luce disponibili e il clima, hanno effetti sul nostro umore e sulla nostra vita: lo sanno bene le persone che vivono nei paesi nordici, dove la mancanza di luce anche per molti mesi influisce negativamente sul benessere mentale. Parlando di ora legale, gli effetti positivi, soprattutto alle nostre latitudini, sono certamente rappresentati dalle giornate più lunghe, che permettono di uscire dal lavoro quando c’è ancora luce, a tutto vantaggio del buonumore e della vita sociale. Di contro, il sonno è piacevole e rigenerante per cui alcune persone più sensibili faticano ad adeguarsi al cambio, e anche se l’ora legale toglie “solo” 60 minuti di riposo, altera il ritmo del sonno. Quindi, l’ora legale può avere effetti negativi, come l’insonnia, più evidenti in coloro che anche nel resto dell’anno soffrono già di disturbi del sonno.

Insonnia e ora legale

In generale, gli esperti tendono a considerare l’insonnia da ora legale come un problema risolvibile: nel giro di due o tre notti, infatti, il nostro corpo si riabitua ai nuovi ritmi, mentre il guadagno di un’ora in più di luce influisce positivamente sulla mente e sulla regolarità dei ritmi biologici. Tanto più che i tempi frenetici che caratterizzano il lavoro e la società moderna ci hanno purtroppo abituato a convivere serenamente con continui cambiamenti e ad elevate dosi di stress.

Tuttavia, non si può negare che l’incapacità di prendere sonno, così come risvegli notturni o precoci, rappresentino un problema complesso che comporta conseguenze di vario tipo: dal malumore allo stress, dalla mancanza di concentrazione alla sonnolenza diurni, fino a disturbi a livello fisico, come problemi cardiovascolari, dell’apparato endocrino o del metabolismo, nei casi in cui l’insonnia sia cronica. In molti casi, fortunatamente, il disturbo è transitorio o episodico, ad esempio in concomitanza con l’ora legale.

Ora legale: i possibili effetti negativi

Insonnia ora legale

Se per molti, quindi, dormire meno è un sacrificio sopportabile, alcune persone possono soffrire di questo cambiamento. In particolare, tenderanno a risentire maggiormente degli effetti negativi le persone che già dormono poco, come i giovani, che generalmente escono di più alla sera e tendono a fare tardi, così come coloro che la sera passano molte ore davanti a internet fino a tarda notte, in quanto sono soggetti con ritmi già alterati che perderanno ancora più ore di sonno. Discorso analogo per chi fa turni notturni per lavoro, ma anche per coloro che soffrono di depressione o disturbi d’ansia.
Le conseguenze dell’introduzione dell’ora legale, in questi casi, possono essere:

  • mal di testa
  • ansia
  • stress
  • irritabilità
  • disturbi del sonno
  • dolori muscolari
  • scarsa concentrazione.

Questi effetti sono dovuti al fatto che il cambio della lancetta è imposto in modo repentino e questa modifica del ciclo sonno-veglia può rappresentare un piccolo trauma in soggetti particolarmente fragili o sensibili. Non solo, tra i diversi studi sull’ora legale e i suoi effetti negativi, troviamo anche la ricerca dell’University of Oxford e Royal Society for Public Health che ha dimostrato come dormire poco sia legato ad una vasta gamma di problemi fisici, mentali, comportamentali e di performance, tanto che l’Università inglese ha proposto di considerare il sonno come un aspetto fondamentale della salute pubblica.

Come combattere l’insonnia da ora legale?

È importante ricordare che, in ogni caso, quando si soffre di insonnia occorre capirne le ragioni e affidarsi a uno specialista. Nel caso specifico, se l’insonnia è causata dall’ora legale ed è, quindi, transitoria, un trattamento farmacologico potrebbe portare effetti collaterali e impostare un meccanismo non naturale per cui, almeno inizialmente, sono consigliabili strade diverse e, comunque, senza improvvisare “auto-cure”.

Fitoterapia

Camomilla

Contro l’insonnia lieve e transitoria potrebbe essere utile sfruttare l’effetto calmante e rilassante di piante officinali come camomilla, melissa, passiflora, tiglio e valeriana, da consumare in tintura madre.

Anche la melatonina, che non è considerata un farmaco, in quanto è l’ormone presente nell’organismo con il compito di regolare il processo sonno-veglia, può essere un ottimo integratore contro l’insonnia, soprattutto in forma oro-solubile.

Psicoterapia e tecniche di rilassamento

La psicoterapia può essere utile contro l’insonnia se il disturbo si cronicizza per cui occorre trovare l’origine del problema che va oltre l’introduzione dell’ora legale. Questo anche perché spesso è la paura di non riuscire a dormire a tenerci svegli, per cui si tende ad autocondizionarsi. Con un approccio cognitivo-comportamentale gli esperti possono risalire all’origine del disturbo e anche insegnare tecniche di rilassamento per il corpo e la mente, in modo da liberarla dai pensieri.

E voi, siete pronti a sacrificare un’ora di sonno per avere più luce o temete che l’ora legale comporti effetti negativi per il vostro benessere?

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